lunedì 15 luglio 2013

Cristalloterapia II

 L'USO DEI CRISTALLI NEL PASSATOLa leggenda dice che la civiltà di Atlantide faceva uso dei cristalli per incanalare l'energia cosmica. Sempre secondo la leggenda, la progredita civiltà atlantidea, proveniente da un altro sistema solare, approdando sul nostro pianeta, dapprima arrivò a far uso dei cristalli per stabilire un contatto telepatico con gli evoluti antenati universali e poi abusò dell'uso di tali sacre conoscenze. Sembra che la fine i Atlantide sia legata al cattivo uso dell grande forza cosmica accumulata nei cristalli per scopi meramente egoistici. Ma si racconta che prima della distruzione alcuni sagi, volendo tramandare le grandi conoscenze dell'Universo che la loro civiltà possedeva e non volendo tra-scriverle sui libri, in quanto alterabili e di difficile conservazione, affidarono la loro conoscenza ai cristalli. La civiltà atlantidea custodiva i segreti dell'Universo che avrebbero condotto l'anima verso una rapida evoluzione cosmica. I grandi Saggi di Atlantide, allora, "programmarono" taluni grandi cristalli e decisero di collocarli all'interno della Terra. Questi sarebbero riaffiorati un superficie e avrebbero attratto quelle persone che, in perfetta sintonia con essi e capci di recepirne mentalmente le energie, avrebbero compreso la loro grande sapienza. Non tutti avrebbero percepito tali significati, poiché l'accesso alla vera sapienza è consetita solo alle anime di elevata vibrazione e pure di cuore. Coloro che si salvarono dalla distruzione di Atlantide ricominciarono la loro vita in altri continenti e tramandarono le conoscenze che possedevano sui cristalli alla civiltà egiziana, a quelle amerinde e a quelle indo-tibetane. Si dice, infatti, che le piramidi egiziane siano state costruite come quelle atlantidee, al cui vertice era collocato un cristallo. Gli Egiziani usavano correntemente i cristalli a cui attribuivano grandi poteri: la corniola, che veniva anche scolpita a forma di scarabeo (animale a loro sacro), faceva parte del corredo funerario, e così pure la giada che aiutava l'anima nell'aldilà.L'uso dei cristalli, comunque, è sempre stato diffuos in tanti altri momenti dell'evoluzione del nostro pianeta. Nella Bibbia, infatti, si racconta di Aronne la cui corazza, composta di dodici preziosi gioielli su quattro file collocati sul torace in corrispondenza del cuore, gli avrebbe conferito la potenza divina.Anche gli antichi popoli della Mesopotamia attribuivano ai cristalli particolari virtù; per questo si narra di un tempio costruito in argento e lapislazzuli, le cui fondamenta erano di corniola.Anche la civiltà greco-romana usò le pietre sia come ornamento personale -erano un segno di potere per alcune classi sociali- che come elementi architettonici. Al tempo di Augusto era famoso sul Campidoglio un cristallo di rocca che pesava ben cinque chili.Nell'Apocalisse di San Giovanni si narra delle mura di cinta della città che erano costruite con diaspro, zaffiro, calcedonio, smeraldo, sardonico, sardio, crisolito, berillo, topazio, crisopazio, giacinto e ametista. Da tale elencazione si può dedurre come le pietre fossero ritenute oggetti di culto e simbolo della purezza di Dio.Anche le antiche civiltà amerinde, come quella dei Maya o degli Indiani Pellirosse, hanno fatto uso dei cristalli per la diagnosi delle malattie. Gli Indiani d'America, inoltre, usavano grandi cristalli di quarzo trasparente per le cerimonie e dicevano che all'interno si potevano scorgeregli eventi passati, presenti e futuri.L'attribuzione delle pietre ai segni zodiacali e ai pianeti risale all'incirca al 400 a. C. e derivano da alcuni scritti in sanscrito che contengono osservazioni sulle singole proprietà di ogni pietra. L'astrologia, nell'India di quel tempo, era una scienza che studiava l'uso delle pietre al fine di neutralizzare per i transiti nefasti dei pianeti. Come conseguenza venne elaborata la Carta delle Trinità astrologiche, cioè le corrispondenze, a cui tuttora ci rifacciamo, tra segni zodiacali e pietre.
 

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